
Ci sono giorni in cui il corpo sembra avere più voce di noi.
Una tensione che non passa, un mal di testa che torna, una stanchezza che non capiamo… e dentro un pensiero silenzioso: “Ma è normale sentirmi così?”
È una domanda che ricevo spesso, soprattutto dalle donne con cui lavoro ogni giorno.
E la verità è che “normale” non significa universale. Non significa uguale per tutte.
Siamo parte della stessa specie, sì… ma ognuna di noi vive il corpo con una storia diversa, con emozioni diverse, con un modo tutto suo di tenere e lasciare andare.
Per questo ho chiesto a Elena — che da anni ascolta i corpi delle persone prima ancora delle loro parole — di raccontare che cosa significa davvero essere “normali” e perché i sintomi che ci disturbano non sono mai solo sintomi.
Siamo tutti parte della stessa specie e, come tali, condividiamo una struttura fisica, organica e fisiologica incredibilmente simile. Il nostro scheletro, composto da 206 ossa, ne è l'esempio lampante: le ossa del cranio, della colonna vertebrale, delle costole, delle braccia e delle gambe sono tutte disposte nello stesso modo e svolgono le stesse funzioni fondamentali. Anche le articolazioni, come le ginocchia, i gomiti e le anche, hanno una struttura e una funzione simile in tutti gli individui.
La struttura e la funzione dei nostri organi vitali e dei nostri sistemi fisiologici, come il sistema circolatorio, il sistema respiratorio, il sistema nervoso e il sistema digestivo, funzionano in modo molto simile in tutti gli esseri umani. Il cuore pompa sangue ricco di ossigeno ai tessuti, i polmoni scambiano ossigeno e anidride carbonica, il cervello processa informazioni e coordina le funzioni corporee, e il sistema digestivo scompone il cibo in nutrienti essenziali. Queste funzioni fondamentali sono condivise da tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle differenze individuali.
Tuttavia, nonostante questa sorprendente uniformità, ci sono molti fattori che contribuiscono a rendere ogni individuo unico e diverso dagli altri. Le differenze esteriori, come il colore della pelle, la forma degli occhi, la statura e il peso, sono segni evidenti delle nostre peculiarità individuali e diventano caratteristiche importanti per la nostra identità.
Ma è soprattutto l'aspetto emotivo, psicologico e sociale a rendere ogni essere umano profondamente diverso dall'altro. La personalità, il temperamento, l'ambiente in cui cresciamo, le esperienze di vita, le credenze e le convinzioni influenzano il modo in cui percepiamo il mondo, interagiamo con gli altri e affrontiamo le sfide della vita.
Oggi ci chiediamo spesso cosa sia "normale" e cosa no, confrontando il nostro corpo, le nostre idee e i nostri comportamenti con quelli degli altri. Ma il concetto di normalità può essere fuorviante: i corpi umani sono incredibilmente simili eppure diversi tra loro.
I corpi umani sono progettati per funzionare in modo efficiente e adattarsi alle esigenze individuali per questo è fondamentale conoscere e rispettare le proprie inclinazioni naturali, i propri punti di forza e le proprie esigenze per mantenere l'integrità fisiologica e far sì che i processi biochimici dell'organismo continuino a lavorare in maniera sana ed equilibrata.
Quando siamo in sintonia con le nostre attitudini e i nostri valori, il corpo risponde con maggiore equilibrio, riducendo lo stress e favorendo il benessere generale.
Accettare e rispettare le differenze individuali, e restare fedeli a ciò che ci rende unici, è la chiave per mantenere un equilibrio salutare e felice.
Ma cosa accade quando ignoriamo questa verità interiore?
Il corpo spesso ci manda segnali d'allarme.
Prendi il mal di testa, ad esempio: un sintomo molto comune che può essere il riflesso di un disagio più profondo.
Il mal di testa è un disturbo comune e generalmente non grave, che può però creare notevoli disagi nella vita quotidiana.
L’emicrania si è classificata al 3° posto tra le cause di disabilità in uomini e donne con meno di 50 anni.
Se si considerano tutti i tipi, i sottotipi e le varianti meno frequenti, la medicina tradizionale arriva a contare oltre 150 forme di cefalea (mal di testa) che si differenziano per cause e fattori scatenanti, tipo di dolore e sintomi di contorno, modalità di insorgenza, zona o zone del capo in cui si localizza, durata e frequenza degli attacchi.
Di fronte ad alcuni tipi di mal di testa è importante rivolgersi al medico di famiglia per avere indicazioni corrette su come affrontarli in modo sicuro ed efficace.
Che si tratti di cefalea a grappolo oppure tensiva, che il dolore arrivi in sede frontale oppure occipitale, che sia psicogeno, a predisposizione genetica o di matrice ormonale, il mal di testa esprime sempre anche qualcosa di esistenziale e di importante.
Rivela la presenza di un vissuto interiore cui la persona non dà spazio, perché non può, non riesce o non sa che esiste. Un vissuto costituito da un qualcosa di importante che chiede di essere risolto o da una carica che ha assoluto bisogno di essere espressa ma non ci riesce. O che ci riesce male, come quando invece di parlare ed esprimerti liberamente mugugni e non sbotti oppure sbotti con le persone o le parole “sbagliate”.
Anche la scienza ha confermato che il corpo è sede della mente e che i sintomi fisici sono campanelli che richiamano l’attenzione sulle nostre emozioni.
Potremmo quindi dire che ciascun segnale del corpo è di origine psico-emotiva.
Riconoscere e rispettare le nostre unicità, ascoltare i segnali che il corpo ci manda e esprimere i nostri pensieri e sentimenti sono passaggi fondamentali per mantenere un equilibrio salutare e felice sia nel corpo che nella mente che nelle relazioni.
Se quello che hai letto ti ha risuonato anche solo un po’, sappi che il tuo corpo non ti sta “disturbando”: ti sta guidando.
E imparare ad ascoltarlo è un vero atto d’amore verso te stessa.
Ogni venerdì io ed Elena portiamo avanti questo lavoro con serietà, cura e tanta esperienza: aiutiamo le persone a leggere i segnali del corpo, a riconoscere le emozioni che li muovono e a ritrovare un equilibrio che sia davvero loro.
Qui sul mio sito trovi tutti gli approfondimenti già pubblicati e quelli che usciranno nelle prossime settimane, tutti i venerdì sui nostri social.
E se senti che è il momento di un passo in più, puoi scriverci direttamente su WhatsApp: insieme possiamo capire da dove partire, con rispetto dei tuoi tempi e delle tue necessità.
La felicità s’impara facendola, non parlandone.
Santina Bossini – Elena Cherubini